Sono stati riaperti i termini della rottamazione quater (definizione agevolata dei carichi affidati all’Agenzia delle Entrate-Riscossione) per i contribuenti che non hanno effettuato i pagamenti delle rate in scadenza il 31 ottobre e il 30 novembre 2023.

È stato, infatti, approvato l’emendamento al decreto Milleproroghe, il quale prevede che non incorre nella decadenza chi effettua il pagamento delle rate scadute entro il 15 marzo 2024.

Nel dettaglio, il mancato, tardivo o insufficiente versamento, alle scadenze previste, delle rate da corrispondere nel 2023 e della rata in scadenza il 28 febbraio 2024, non comporta l’inefficacia della definizione, a condizione che il debitore effettui il versamento entro il termine del 15 marzo.

ROTTAMAZIONE QUATER, COSA RICORDARE: 

I contribuenti che hanno presentato domanda di rottamazione quater e non hanno pagato le prime due rate, potranno pagarle entro il 15 marzo 2024, unitamente alla rata in scadenza il 28 febbraio 2024.

Inoltre, anche in relazione alla citata scadenza di marzo verrà applicato il termine di tolleranza di 5 giorni, già previsto per tutte le altre scadenze.

Quanto alle rate successive, restano ferme le scadenze del 31 maggio, 31 luglio e 30 novembre 2024.

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